Dicono che la polizia si spartisca la cocaina
ma questo non si può dire
dicono che la polizia ti gonfi [di botte]
se sei straniero
o [che] ti perseguiti
se hai i capelli lunghi o se sospetta
che hai fumato
ma (e) intanto si spartiscono la cocaina
Tante cose non si possono dire ma questa
E’ soltanto una poesia
Carlo Bordini
Dicono che un criminale si spartisca i poteri
ma questo non si può dire
dicono che il Parlamento sia gonfio [di manigoldi]
ma noi siamo rimasti stranieri
estranei o perseguitati [abbandonati]
con desiderio d’amore sebbene sospettiamo
che sia il caso di andarsene [per sempre] talvolta
ma (e) intanto si spartiscono le nostre abitudini
Tante cose non si possono dire ma questa
E’ soltanto una poesia
Luca Sossella
Dicono che chi è al potere si spartisca la Storia
il cibo l’acqua il lusso la vita [stessa]
ma questo non si può dire e se lo dici
è uguale [e] diventi subito fantasma
straniero clandestino perseguitato
e [senz’acqua]
intanto si spartiscono la nostra vita e la nostra
morte
Tante cose non si possono dire ma (e) questa
E’ soltanto una poesia
Beppe Sebaste
Dicono che i poeti si spartiscono la bellezza
ma questo non si può dire
perché ne rimane comunque tanta
(e) loro restano comunque affamati da morire
stranieri clandestini perseguitati
e per le strade vedi solo polizia
criminali ammantati di poteri
manifesti gonfi di merci e manigoldi
clandestini (senza terra)
capelli lunghi e fumati
Tante cose non si possono vedere ma questa
E’ (soltanto) una poesia
Anna Mallamo
grazie olivier… questo gioco che non è un gioco potrebbe davvero continuare, così come si potrebbe fare uscire questo Cahier…>d’altra parte, mi chiedo (e vi chuedo) quante e quali sono le cose che non s psosono dire, e se non sia in atto già da tempo, non solo una censura generica (è ovvio; basti vedereil divieto di pubblicare le intercettazioni, pena l’arresto dei gornalisti), ma una censura che limita sempre di più la stessa letteratura, snaturandone la natura. e quando si controlla la letteratura (immaginatevi, per esempio, l’obbligo di aggiungere una bibliografia delle fonti, e un apparato di “note”, a gomorra di saviano), quando si stringe il controllo sulla letteratura, allora è vero che si tratta (guarda caso anche in senso etimologico), di “dittatura”. cmnque sia, io sto scrivendo su questi temi una specie di breve saggio, e chiunque può darmi delle dritte in merito. grazie.>beppe sebaste
Dicevano che non era pericoloso quello che conduceva il popolo affinché i treni arrivassero in orario>Dicevano fuori dall’Italia che c’era un folclore>Camicie nere e passo romano>Nel bel paese>dei gondolieri >del bel canto>della brava gente>dei telefoni bianchi>Quando Matteotti è morto>Sparato e trascinato a morte dietro una macchina>Hanno detto sono cose che succedono>ogni tanto>purtroppo>Purtroppo>la politica può essere cosi>nel paese di Machiavelli>di Guicciardini>e di Mussolini>Dicevano che i morti dell’Etiopia erano solo neri>queste battaglie delle false battaglie>quasi per ridere>i neri non sono bianchi>le colonie non sono l’Europa>l’Italia è l’Italia>il bel paese dei gondolieri >del bel canto>della brava gente>dei telefoni bianchi>Lo dicevano anche delle leggi razziali>erano per ridere>una barzelletta>non potevano durare>Anche certi ebrei dicevano così>>Dicevano che la guerra di Spagna interessava gli Spagnoli>I Sudeti interessavano i Cechi >In Polonia c’erano i Polacchi>In Germania i nazisti>Il mondo andava così>Quando hanno detto che sei milioni di ebrei>interessavano>l’umanità intera>Era vero>Sì>Ma era già troppo tardi>Erano tutti morti>>Dicono che non è fascista chi compra l’informazione>Un fascista, si sa, esce di casa col manganello e l’olio di ricino>Dicono che non è fascista chi dice che bisogna picchiare le giovani professoresse >mentre vanno in manifestazione per difendere il loro lavoro>E solo un vecchio pazzo irresponsabile e buffo quello che parla così>Chi se ne frega che sia anche un senatore a vita>di una repubblica democratica >fondata sul lavoro>da più di sessant’anni >Non è fascista quello che dice che le donne italiane >sono così belle nel bel paese>dei gondolieri >del bel canto>della brava gente>dei cellulari>che lo stupro>magari>si può capire>Non è fascista chi pensa che gli stranieri debbono pagare per lavorare>Non è fascista chi pensa che un medico ha il dovere morale di denunciare un ammalato in situazione irregolare >Non è fascista quello che pensa che a Salò c’erano anche dei patrioti>che uccidevano gli ebrei>No, non è fascista>Dicono a un uomo di sinistra, anche se dice io non sono di sinistra>vi giuro sono solo un riformista>perdonatemi si sono anche un po antifascista>è un vecchia tradizione>siamo così noi democratici>ci ricordiamo ogni tanto della storia>del nostro paese>che ogni tanto>tanti anni fa>fu bruttina>dicono a quest’uomo che rinuncia>che dice vi giuro non sono di sinistra>anche voi non siete più fascisti>voi andate in Israele>gli Ebrei non sono più i vostri nemici>solo gli zingari>i neri>gli arabi>gli albanesi>i rumeni>non siete fascisti>io non sono di sinistra>diciamo cosi>siamo in pace adesso>siamo in democrazia>dicono quelli che non sono fascisti>dicono tu sei uno stalinista sì >tu sei uno stalinista>tutto lo stesso>uno di sinistra è per forza uno>stalinista>l’abbiamo detto lo ripetiamo>abbiamo comprato l’informazione>anche per questo>tu>sei>il Pericolo>Rosso>>anche se di rosso, oggi, in Italia>ce n’è solo un po sulla bandiera>e sulle macchine Ferrari>>Tante cose non si possono dire ma questa>E’ soltanto una poesia>>>Olivier Favier 14 febbraio 2009
dicono che>dicono per non dire>tante cose>e questa non è una poesia>>ciao beppe>piumalarga
grazie pablo -:) (o si scrive :-)? non ricordo mai… beppe
Dicono che Cesare Battisti sia un mostro a tre teste [da mozzare]Dicono che se metti in dubbio l’opinione comune sei un pericoloso sovversivo [da annientare]>Dicono che viviamo in un paese libero e democratico [da amare]>Dicono che purtoppo le cose vanno male perchè c’è la crisi [da pagare]>Tante cose si devono dire e questa non è una poesia…>>Hasta Siempre>Pablo