L’Unità, 22 ottobre 2006 “Mi nutro di notizie”, dice, “compro quattro, cinque giornali al giorno, non solo italiani”, tra cui l’Unità, precisa, e passo a leggerli tre ore al giorno che non sono rubate a nulla, ma sono un’attività di sollecitazione e di motivazione”. “Se oggi c’è una prevalenza della visualizzazione sulla lettura, per fortuna…
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I neuroni alla prova dello specchio
(l’Unità, 1-9-06) “Il pittore ‘apporta il proprio corpo’, dice Valéry. E, in effetti, non si capisce come uno Spirito potrebbe dipingere. E’ prestando il suo corpo al mondo che il pittore cambia il mondo in pittura […], il corpo operante e attuale, quello che non è un pezzo di spazio, un fascio di funzioni,…
Ravello, il lusso e l’ozio
(l’Unità, 20-08-06) Scoprii Ravello, la sua incredibile eppure abitabile bellezza, negli anni ’80. Ero fresco di laurea e non avevo una lira, ma dal lusso del luogo, sia quello naturale che quello creato dall’uomo, non mi sono sentito mai respinto, né tanto meno estraneo. La seconda volta restai per un periodo e scrissi un racconto…
I quadri di Michelangelo Antonioni
Si chiama “Silenzio a colori”, e sembra la didascalia di un suo film, ma è una mostra di dipinti su carte e tele di Michelangelo Antonioni. Anche il lessico per descriverli richiama le parole con cui generazioni di spettatori hanno cercato di evocare quello che il grande regista ha narrato sullo schermo: plastici silenzi, appunto,…
Towarnicki, il messaggero della foresta nera
(La Repubblica, 13-8-06) Raccontava il poeta René Char, amico di Martin Heidegger dal 1955, che ai seminari di Thor negli anni ‘60, nel sud della Francia, ogni volta che udiva il nome di Frédéric de Towarnicki, il volto del filosofo tedesco “si illuminava di un largo, lungo sorriso”. Fu quel giovane francese di origine…
“Tutto è partito dal rito del maiale”
(la Repubblica, 18 giugno 2006) Intervista su Novecento con B.B. La terra, l’Emilia. Il mondo contadino, la memoria. La Storia, le storie. Uomini e donne, i conflitti sociali, i fascisti come dei Macbeth e un’epica intensa come melodramma. Un affresco da alcuni detto barocco, citazioni che fondono realtà e immaginazione, carne e utopia. Tutto questo,…
Su Luciano Bianciardi
L’anticonformismo, per non dire il dissenso, non è proprio una specialità italiana. Al massimo è un anticonformismo teleguidato e prevedibile, ben remunerato e integrato. Per questo, di fronte al coro di tributi in memoria di Luciano Bianciardi, il grande scrittore grossetano morto prima di compiere quarantanove anni nel 1971, e di cui è uscito da…