Come scrivo i miei quadri (manifesto dell’illeggibilità)

parole scritte 001
parole scritte 001 (b. s.)

 Come scrivo i miei quadri

 

(…)

le cose e le ombre – i colori  le stelle i fiori le forme tutto –

sono inseparabili da tracce, segni

scrittura che non sarà mai letta, o mai letta interamente

che anzi deve rimanere illeggibile

salvo essere vista come pura lingua

 

lingua che attesta se stessa

significanti che testimoniano l’umano tempo e fare

che si protendono e s’offrono a una trascendenza

(trans, scando)

che dia loro significato

– solo in questo processo che è un cammino

ascesa e attraversamento, un lento trascendere

una sempre rinviabile epifania

quei segni diventano

parole –

pura lingua il cui essere e senso è nell’offrire

offrirsi all’istante miracoloso in cui

il segno denudandosi nel suo apparire

si espone e diventa significato

Dire che si veste di ciò che lo denuda

e si invera nella

Lode  (preghiera)

Dare e darsi

in colore, segno, scrittura

 

come la formica che si arrampica

sul monte lentamente

(virgola),

lentamente

la formica che si arrampica

sul vulcano dell’haiku

che non è mai

spento

(Questa dichiarazione, nata per accompagnare i miei quadri scritti e fotografata il 22 marzo del 2013, verrà letta alla Libera Occupazione Poetica che si svolgerà il 21 marzo 2015 (sabato)  presso Unione culturale Franco Antonicelli, via Cesare Battisti, 4b Torino, organizzata da Andrea Inglese, Francsco Forlani e il collettivo Sparajuri  – col patrocinio del Salone Internazionale del Libro di Torino)
parole scritte 002 (b. s.)
parole scritte 002 (b. s.)