
Vent’anni fa avevo stilato un elenco, naturalmente in progress, delle infinite vie che chiamavo, in omaggio a Giorgio Manganelli, della salvezza “letteraria”. Mi è tornato in mente quest’anno per omaggiare la seconda edizione del festival dell’arte Sentieri (A. C. G. T.) organizzato nelle vie di Amelia da Claudio Pieroni e Guixia Luo. Non solo, ma ho anche con tributo a organizzare, nel luogo per le arti Stanza – Ci Sono Cieli dappertutto a Narni una mostra prosieguo dal titolo Sentieri selvaggi (The Searchers). Parentesi. soltanto ora mi accorgo della stranezza che in inglese, che si traduce i Ricercatori, non c’entrava nulla con quello italiano, ma ebbe un successo immenso, visto che col titolo italiano del John Ford si sono moltiplicati i nomi e i marchi di aziende e associazioni culturali, di collane etc. Forse solo le lotte dei ricercatori precari degli anni ’70 ’80 avevano a cuore il titolo inglese, e questa tavola di Corto Maltese che scoprii da studente in una storica osteria di Bologna ho idea che si riferisca proprio ai ricercatori universitari di allora. Chiusa la parentesi
L’elenco delle strade, non solo di salvezza ma anche di perdizione (l’avvertimento è d’obbligo), la offro qui di seguito con qualche aggiunta, pochissime, rispetto all’originale. Il lettore può far finta che si tratti di una ballata (credo la sia e può arricchirla piacimento con proprie strade personali. Aggiungo solo questo, un suggerimento che mi viene, credo, da Edmond Jabès: bisogna aver fatto molte strade diverse per accorgersi alla fine di non essere mai uscito dalla propria strada.
La mostra Sentieri selvaggi, anzi il progetto, che durerà tutto l’anno presenterà variazioni, varianti, sottrazioni e addizioni di opere, sostituzioni, e nuove forme d’arte – danza, performances, reading, concerti ecc. – strade diverse che saranno anche sempre la stessa strada (la stessa via e vita – ma, auspichiamo, a un livello di percezione e di ascolto ogni volta più elevato.
Le vie della salvezza (e della perdizione) sono infinite
do
la Via
il Tao
La lunga marcia
la Passeggiata
la retta via
le vie del Cielo
sentieri selvaggi
Sentieri interrotti
le Passeggiate del sognatore solitario
Quel treno per Juma
Il ponte sul fiume Kway
strada facendo
essere a metà strada
Nel mezzo del cammin di nostra vita
che la diritta via era smarrita
vicolo dei Mulini (ci ho abitato io)
Via col vento
Strada a senso unico
Abbey Road
la via Emilia
la via Appia
Un tram che si chiama desiderio
Why don’t we do it on the road?
la cattiva strada
via Pindemonte (ci ho abitato io)
rue de Seine (ci ho abitato io)
avenue de Champel (ci ho abitato io)
via del Campanile (ci sono cieli dappertutto)
via del Vascello (ci abito ancora io)
“Via via
Vieni via di qui
Niente più ti lega a questi luoghi
neanche questi fiori azzurri”
“quanto a dir com’era è cosa dura
estat selva selvaggia e forte
che nel penser rinova la paura”
la grande fuga
la vie delle Indie
la Grande Muraglia
la grande corsa
la via del tabacco
le Bateau ivre
la via della seta
il Char Dam
le vie del Signore
la Via Crucis
la via Francigena
il cammino di Compostela
Passaggio in India
Passaggio a nord-ovest
la Promenade des Anglais
chi lascia la strada vecchia per la nuova
sa quel che perde e non sa quel che trova
on the road
4 Way Street
Highway 61 revisited
di pensier in pensier, di monte in monte
la terza via
borgo del Naviglio (ci abitava una mia amica)
la traversata del Mar Rosso
Hollywood Boulevard
il canale di Suez
lo stretto di Gibilterra
l’istmo di Panama
il delta di Venere
solo e pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi e lenti
la circolazione del sangue
il sistema nervoso
il Sentiero dei nidi di ragno
il Giardino dei sentieri che si biforcano
via Montenevoso (ci abitava una mia amica)
rue Vaneau (ci abitavo io)
rue Monsieur (ci abitavo io)
via dei Farnese (ci abitavo io)
la via Flaminia
l’Autostrada del Sole
l’Autostrada della Cisa
Strada Provinciale dell’Anima
sono fuori dal tunnel
via delle Rimembranze (ho sempre desiderato abitarci)
(di buone intenzioni sono lastricate le vie dell’inferno)
Desolation Row
tutte le strade che portano a Roma
le strade che non portano da nessuna parte
59th street Central Park South (ci ho abitato io)
Ma pur si aspre vie né si selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co’llui.
la via dell’oro
la via di Damasco
la strada maestra
il Grande Raccordo Anulare
il foglio di via (l’ho avuto una volta io)
take and walk on the wild side
le vie dei canti
la via del Chianti
Via via / Vieni via con me /Entri in questo amore buio /
Non perderti per niente al mondo
la via lattea
Viale del tramonto
larga la soglia
stretta la via
la vostra vita è la vostra via
on the road again
on the road again