La palla

Esperimento di lettura. Questo che segue è un breve racconto che fa parte di una raccolta che ho appena finito di mettere in ordine. So che sono strani, ma vorrei sapere meglio che effetto fanno …    La palla Nell’imminenza del prossimo trasloco guardo i miei libri, allineati su ripiani che coprono intere pareti. Presto si…

Grazia (grazie) a Roland Barthes (e anche un po’ a Parigi)

Ricordo bene quel 26 marzo 1980 – ero studente a Bologna, cambiavo casa più spesso della giacca – eppure lo sovrappongo e un po’  lo confondo con l’8 dicembre dello stesso anno, forse la stessa stanza, la stessa circostanza, lo stesso cielo bianco di Bologna con venature di sole, e l’amico Giorgio Messori con cui…

“Vi sto sorridendo dovunque io sia” (un sorriso a Jacques Derrida a dieci anni dalla morte)

Jacques Derrida had died, on Saturday 9 October 2004, at the age of seventy-four. A heavy silence reigned, but only the people closest to the tomb could hear Pierre reading the few words prepared by his father. Derrida, reproducing his own father’s gesture, thirty-four years earlier, had composed his epitaph himself: “Jacques desired neither ritual nor…

Luna Park

   Sembrava che la Luna non interessasse più nessuno, invece se ne preparava il revival. E mentre la Cina diventava il terzo Paese capace di arrivarci, con l’allunaggio di un robot nella “Baia degli Arcobaleni”, sbarcava in libreria l’affascinante libro di Stefano Catucci Imparare dalla Luna (Quodlibet), che spiega come il satellite sia divenuto ormai…

Il plus-umano dell’animale. “Doglands” di Tim Willocks

(Tim Willocks con un greyhound)    In un brano particolarmente intenso di Che cos’è la filosofia?, a proposito della vergogna e della sofferenza dell’uomo (non solo nelle situazioni estreme descritte da Primo Levi ma anche nelle condizioni di insignificanti bassezza e volgarità che pervadono le nostre “democrazie di mercato”), Deleuze-Guattari scrivevano: “per sfuggire all’ignobile, non…

Questa guerra mondiale chiamata “crisi” (un appello a trovare le parole per dirla)

   Nel suo film Il primo uomo, Gianni Amelio attribuisce al bambino Albert Camus questa domanda alla madre: “Chi sono i poveri?” Lei: “Sono quelli come noi”. Il bambino è sollevato: “Se i poveri siamo noi, allora va tutto bene”. Non mi soffermo sulla portata etica immensa di questa bellissima frase. Sto cercando di capire…

Due domande: “Chi è che viene così?” “Qual è la parola” (Comment dire, What is the Word)

[Per una frastagliata serie di associazioni di idee, ritrovo questo intervento, miracolosamente trascritto e salvato (non da me), che feci alla tavola rotonda/seminario collettivo (ognuno doveva portare una domanda), a cura della la Fondazione Baruchello, dal titolo “Dall’arte dalla poesia venti domande per interrogare il mondo”, il 20 ottobre 2004 presso la Casa delle Letterature, nell’ambito di RomaPoesia. E, cosa…