pag. 70 sgg.: Sei in compagnia di tua madre (e della sua badante dell’epoca, triste e muta), il giorno in cui gli aerei si conficcarono uno dopo l’altro in mondovisione dentro le Twin Towers, nel cielo grigiazzurro di New York. Era un martedì, primo pomeriggio, lo vieni a sapere per mail, poi lo vedi alla…
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Ceci e fagioli a Manhattan. Il mio ricordo di Manlio Cancogni
Manlio Cancogni se ne è andato nel sonno ieri mattina a 99 anni. Mi sento come se con lui scomparisse un padre, in tutti i casi un protagonista e un testimone del tempo, non solo un grande scrittore senza tempo. Nato da genitori versiliesi, vissuto a Roma fino alla laurea in Filosofia, insegnante nel…
Questa guerra mondiale chiamata “crisi” (un appello a trovare le parole per dirla)
Nel suo film Il primo uomo, Gianni Amelio attribuisce al bambino Albert Camus questa domanda alla madre: “Chi sono i poveri?” Lei: “Sono quelli come noi”. Il bambino è sollevato: “Se i poveri siamo noi, allora va tutto bene”. Non mi soffermo sulla portata etica immensa di questa bellissima frase. Sto cercando di capire…
La guerra, il flipper…
Confesso di non sapere se sono favorevole o contrario alla guerra contro la Libia di Gheddafi, e rivendico la mia incertezza. Penso anche che la politica sarebbe bella se le posizioni in campo fossero solo queste – far ricorso alla guerra solo per proteggere le popolazioni contro i dittatori, o ripudio assoluto, perché una…