Per Luciano Bianciardi, eretico e libero

Questo è quello che direi stamattina alla Fiera “Bellissima” dell’editoria indipendente e non-allineata che si svolge a Milano in via Piranesio (oggi è l’ultimo giorno), nell’incontro previsto su Luciano Bianciardi, che di non allineamento (nemmeno a se stesso) era maestro esemplare. Quanto all’indipendenza degli editori avrebbe senz’altro chiesto: indipendenti da chi? da che cosa? (Se…

Detto questo, sono stufo di parlare del modo di pubblicazione del mio ultimo libro. Mi interessa parlare della sua forma, frasi, tono, della sua necessità o meno

Dopo l’articolo di Paolo Di Paolo su la Stampa, generoso ma forse involontariamente fuorviante nel mischiare scrittori disparati e questioni generazionali (confesso di non sentire nulla in comune, pur rispettandoli, con gli autori citati dall’articolo, né di sentirmi espressione di una generazione, qualunque essa sia); dopo aver letto commenti ancora più fuorvianti e sciocchi su…

Grazia (grazie) a Roland Barthes (e anche un po’ a Parigi)

Ricordo bene quel 26 marzo 1980 – ero studente a Bologna, cambiavo casa più spesso della giacca – eppure lo sovrappongo e un po’  lo confondo con l’8 dicembre dello stesso anno, forse la stessa stanza, la stessa circostanza, lo stesso cielo bianco di Bologna con venature di sole, e l’amico Giorgio Messori con cui…

“La malinconica ebbrezza dei fantasmi” – recensione a “Fallire…” di Mia Lecomte

Mia Lecomte su Le Monde Diplomatique, supplemento a –il manifesto del 15 settembre 2015 – recensione a Beppe Sebaste, Fallire. Storia con fantasmi, Amazon.it, € 2.99 (settembre 2015)     Per l’ultimo suo libro Beppe Sebaste ha deciso polemicamente di affidarsi all’autopubblicazione Amazon. Le ragioni della sua scelta, ampiamente spiegate nel suo blog (www.beppesebaste.com) e oltremodo evidenti…

Il mondo possibile di Wallace Stevens

(Mio articolo uscito il 10 settembre 2015 su l’Unità)   Vorrei dirlo subito: leggere Wallace Stevens è una vacanza assoluta dalla banalità dei media, un’evasione dall’assedio delle parole pubblicitarie, politica compresa. Per usare il titolo di una sua poesia (una delle prime tradotte in italiano negli anni ’50 da Renato Poggioli), è l’immersione in un…

Ceci e fagioli a Manhattan. Il mio ricordo di Manlio Cancogni

   Manlio Cancogni se ne è andato nel sonno ieri mattina a 99 anni. Mi sento come se con lui scomparisse un padre, in tutti i casi un protagonista e un testimone del tempo, non solo un grande scrittore senza tempo. Nato da genitori versiliesi, vissuto a Roma fino alla laurea in Filosofia, insegnante nel…

Un libro per l’estate, un libro in valigia (sul portatile o sul kindle)

  Hanno scritto, tra gli altri, su Fallire. Storia con fantasmi: “L’autore, che negli anni ‘80 è stato anche editore d’avanguardia, ha deciso di affidare alla diffusione nel web – regno del “self publishing” dove predominano libri di genere e romanzi di trame – un’opera considerata estremamente letteraria, agli antipodi della semplificazione. Pubblicare su Amazon…