La prendo alla lontana, ma proprio questo, credo, è necessario: ampliare gli orizzonti, rifondarli. Non quelli dei profitti, dei bilanci, delle imprese, ma della vita che si vuole (far) vivere, del nostro pianeta. Penso così a un breve indimenticabile scritto di Emmanuel Levinas dal titolo Un monde sans moi, “un mondo senza di me”…