(Rileggo questo frammento – uno dei corsivi che intervallano i racconti di una mia vecchia raccolta – Niente di tutto questo mi appartiene, Feltrinelli 1994 (esaurito) – ritrovando una prima, forse ingenua formulazione della mia claustrofobia. Allora non c’era Internet, né il suo oceano di parole orientate, cioè già inconsciamente pubblicitarie e schiave di una rappresentazione del mondo immune dall’esperienza…