Frammento da un mio vecchio racconto (“The Golden Age”, in: Oggetti smarriti e altre apparizioni; e, con altra ambientazione, nel romanzo Tolbiac) … e una sera, tra gli ultimi canti di uccelli, mentre la terra diventava scura, il cielo rosa e rosso e il mare giù in fondo pallido e incolore, circondato di gatti che…
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In memoria di Dennis Hopper (e di “Easy Rider”)
Vorrei riproporre qui un mio testo scritto ormai molti anni fa, e compreso anche nel mio ultimo libro Oggetti smarriti e altre apparizioni (Laterza Contromano). Vi si parla di Easy Rider, il magnifico film del 1969 diretto e intepretato da Dennis Hopper, scomparso ieri a 74 anni. Devo molto a quel film, e a Dennis…
Parlando di fantasmi sulla nave
C’è qui un’intervista a me fatta dalla bravissima Alessanda Casella su booksweb.tv, registrata a poppa della nave per Barcellona poco tempo fa. Ho un strano accento napo-parmigiano, sarà la svogliatezza della nave senza tempo e senza luogo, di fronte alla scia lasciata nel mare…Dice una didascalia ritagliando alcune mie parole: “Ogni personaggio letterario è uno…
Alle amiche e agli amici di Puglia
“Sono tanti gli oggetti smarriti e i fantasmi nelle nostre vite. Il catalogo è questo“… Bari, Caffè d’Arte, giovedì 25 febbraio 2010 ore 19,00: Beppe Sebaste presenta «Oggetti smarriti e altre apparizioni» (Laterza, 2009). Con lui Alessandro Laterza, editore, e Oscar Iarussi de “La Gazzetta del Mezzogiorno” – Iniziativa promossa dalla Regione Puglia – Assessorato…
Un’opera contemporanea. Boltanski e il plurale di nessuno
Rivedo, a 48 ore dalla chiusura, la mostra monumentale di Christian Boltanski al Grand-Palais di Parigi, il giorno prima di una tavola rotonda in cui con altri scrittori europei, scelti da Boltanski, sono stato chiamato a testimoniare delle parentele tra la letteratura e l’arte sotto il profilo della memoria, dell’intreccio tra vita e finzione. Sotto…
La vita nuda del sans papier
Ho viaggiato nudo per 24 ore. Sono stato fortunato: malgrado i tempi che corrono non mi ha arrestato nessuno, neanche all’albergo che mi ha ospitato una notte senza carta d’identità. E’ bastato che prima di partire cambiassi giacca, dimenticando soldi, documenti e telefonino nelle tasche dell’altra, per precipitare nella clandestinità e nella non appartenenza, diventare…
Ogni cosa è sempre qualcos’altro
Roma, ore 10 del mattino, c’è l’arrotino nei paraggi di cui mi arriva la voce un po’ straziante – “Arrotinooo!” – nella luce trattenuta dell’autunno. Il cielo è azzurro, il sole c’è, ma c’è qualcosa. D’altro. Anche la tenerezza è sempre anche qualcos’altro. C’è che gli ultimi giorni d’estate forse li ho vissuti la settimana…