Grazia (grazie) a Roland Barthes (e anche un po’ a Parigi)

Ricordo bene quel 26 marzo 1980 – ero studente a Bologna, cambiavo casa più spesso della giacca – eppure lo sovrappongo e un po’  lo confondo con l’8 dicembre dello stesso anno, forse la stessa stanza, la stessa circostanza, lo stesso cielo bianco di Bologna con venature di sole, e l’amico Giorgio Messori con cui…

Quando fui salvato da I miei amici

Quando lessi Mes amis, in edizione tascabile, e quasi subito decisi di tradurlo, non lo conosceva nessuno in Italia.  Lo scoprii insieme a Giorgio Messori grazie a degli amici di Ginevra, città dove facevo lo studente post-laurea e abitavo in modo non tanto diverso, tutto sommato, da quello del personaggio di I miei amici, se quando…

Hotel Repos

Molto tempo dopo (o forse molto tempo prima, non importa), ti siedi un mattino molto presto davanti a una vetrata e guardi l’oceano, sotto il cielo chiaro che piove giù compatto e azzurro come una cupola. Anche l’immenso ridiventa piccolo racchiuso nei confini dello sguardo, perché il vedere non è solo limitato, è l’attestazione stessa…

Per Robert Walser (una mostra a Venezia e altro)

(Il corpo di Robert Walser morto nella neve, durante una passeggiata, il giorno di Natale del 1956) Si riparla di Robert Walser, grazie agli artisti. Domani 26 settembre alle ore 18 si inaugura infatti a Venezia una mostra in omaggio al grande scrittore svizzero, preceduta alle ore 15 da una breve chiacchierata o tavola rotonda…

L’arte di cancellare. Incontro con Emilio Isgrò

Pochi giorni prima che si aprisse l’antologica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma [Modello Italia (2013-1964), a cura di Angelandreina Rorro, fino al 6 ottobre], di Emilio Isgrò ho letto il libro appena uscito Come difendersi dall’arte e dalla pioggia (Maretti editore). Non ricordavo che il grande artista della cancellazione, che mi affascina da…

Camminando nei “Paesaggi in breve” di Tullio Pericoli

Cammino nei “paesaggi in breve” di Tullio Pericoli, da qualche parte tra Twombly, Cézanne e Ambrogio Lorenzetti, vago e divago come in un libro che non finisce, o come in una poesia del grande Wallace Stevens: “Nella mia camera, il mondo è al di là del mio intelletto; / Quando cammino vedo che si compone…

“Brucia tutto ciò che puoi” (per Ledo Ivo, tradotto da Carlo Bordini)

La persona della fotografia qui a fianco è Carlo Bordini, grande poeta e grande amico, ritratto mentre sta leggendo per me una anzi due poesie di un poeta brasiliano che altrimenti avrei continuato ad ignorare. Si chiama Ledo Ivo. Le due poesie le traduceva impromptu Carlo stesso, dopo averle a lungo assaporate, suppongo. Ero così toccato…