“Io morirò”… (Scrivere, morire, padre, madre, sé – Tolbiac, Fallire, etc.)

Non so di preciso come mai ieri sera mi sia venuto in mente di aprire e sfogliare un mio vecchio libro, il “romanzo” Tolbiac (Baldini&Castoldi 2002, dopo aver lasciato Feltrinelli), cercando proprio queste  pagine (214 e sgg.), che aprono il capitolo che dà il titolo al libro, Tolbiac. E che parlano della propria morte, via…

Mia madre e l’11 settembre 2011. Un brano da “Fallire. Storia con fantasmi”

da Fallire. Storia con fantasmi, pp. 70-74: […] Sei in compagnia di tua madre (e della sua badante dell’epoca, triste e muta), il giorno in cui gli aerei si conficcarono uno dopo l’altro in mondovisione dentro le Twin Towers, nel cielo grigiazzurro di New York. Era un martedì, primo pomeriggio, lo vieni a sapere per mail,…

Esibizionismo e scrittura (prima del selfie). Un articolo del 2007, con un post scriptum

   Penso da sempre che la scrittura soggettiva e autobiografica sia da incoraggiare, anche in letteratura, contro il dogma esclusivo del progetto e dell’architettura romanzesca. Non è solo una predilezione per quella “irruzione della vita nello scritto”, di cui parlava Walter Benjamin a proposito delle lettere. Le Confessioni di Agostino, oltre la divisione tra laici…

Tra la via Emilia e i boss (giallo Parma)

Leggendo questo pezzo di Carlo Lucarelli (che ringrazio) uscito il 31 gennaio, mi sono chiesto con amarezza quando e come potranno scusarsi coloro che ci hanno coperto di veleni e sarcasmi. Per quanto mi riguarda penso non tanto all’ex prefetto di Parma Scarpis (risponderà del suo operato ai suoi superiori o al suo karma) ma…

Tornare a casa (frammento tagliato, ritrovato, forse salvato, non so)

   Il fatto stesso di scrivere non significava che vivere era insufficiente? Come è possibile che la vita sia troppo poco?    La verità è che volevo ritornare a casa, provavo un bisogno disperato di tornare, ma non sapevo come. In quale casa se provavo nostalgia anche quando c’ero? In una casa più casa.   Il…

Scrivere (un preambolo)

Scrivere    Ho chiesto a Terzo Occhio cosa ne pensasse in questo periodo di me come scrittore, e come dovrei scrivere secondo lui.    Lui, che spesso si esprime per immagini, prima mi ha fatto vedere i campi all’alba appena fuori dalla città santa di Vrindavan o di altre città agricole dell’India, punteggiate da decine,…

L’anno 1963, Luigi Malerba e “La scoperta dell’alfabeto”. Come giocare, molto seriamente, con le parole.

 Ai tanti cinquantenari di cui si è parlato, rievocazioni e attualizzazioni di un anno intenso come il 1963 – dalla morte di J. F. Kennedy a quella di Aldous Huxley e di Giovanni XXIII, dalla fondazione della casa editrice Adelphi a quella del Gruppo ’63, l’unica avanguardia letteraria del dopoguerra in Italia – vorrei suggerirne…